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Robbin Williams
Robin Williams

Robbin Williams e l’amore

L’11 Agosto 2014, una notizia scuote il mondo di Hollywood: uno degli attori più talentuosi del firmamento cinematografico americano, è stato trovato impiccato nella sua casa di Paradise Cay, baia di San Francisco. Sono le 12 di mattina di un lunedì qualunque, una chiamata al 199 parla di un uomo vestito e “sospeso da terra in una posizione come se fosse seduto”. La voce è dell’assistente di Robin Williams che lo trova ormai privo di vita, impiccato con una cintura fissata ad una porta.

Vicino al corpo c’è un coltello sul quale sono state rilevate tracce di sangue. Infatti all’interno del suo polso sinistro sono presenti graffi superficiali che però non ne determinano la morte, avvenuta tra le 10.30 e le 12.00. Hollywood si chiede il perchè di un gesto tanto definitivo e tragico da parte di Williams, sposato felicemente, con 3 figli e una carriera da decenni sempre al vertice.

Uno degli attori più amati di sempre, capace di far ridere tanto quanto di commuovere, muore così suicida a 63 anni lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di milioni di fans di tutto il mondo. La spiegazione arriva dalla moglie Susan Schneider, che dopo una minuziosa ricerca per capire cosa affliggesse il marito al punto da spingerlo a suicidarsi, racconta la verità. In un primo momento Susan pensa fosse la depressione ad averlo spinto a farla finita. Anche se l’attore nei giorni precedenti al suicidio era tranquillo e sereno, c’era un’ombra sul presente di Robin, ma lei racconta di non aver mai avuto alcun sospetto circa le sue intenzioni.

Will Hunting: Il discorso sull’amore di Robbin Williams

“Se ti chiedessi sull’arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti… Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c’è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto… mai visto.

Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta… ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia eh? “Ancora una volta sulla breccia cari amici!”… ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l’ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto.

Se ti chiedessi sull’amore probabilmente mi diresti un sonetto

Se ti chiedessi sull’amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile… non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell’inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d’ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine “orario delle visite” non si applica a te.

Non sai cos’è la perdita sempre nel film con Robin Williams

Non sai cos’è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma, sei un genio Will, chi lo nega questo.

Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché sai una cosa, non c’è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo.

A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo, vero campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. A te la mossa, capo.

Che dire Robbin Williams resterà sempre nei nostri cuori, uno dei più genuini artisti mai esistiti

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