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Il fantasma della Malcontenta, Villa Foscari: il mistero lungo il Brenta
il fantasma

Il fantasma della Malcontenta

Una donna esiliata e una leggenda che dura nei secoli: ecco la storia di Elisabetta Dolfin, il fantasma della Malcontenta, che popolerebbe ancora le stanze della splendida Villa Foscari

Il Veneto è terra meravigliosa sì, ma anche ricca di misteri e leggende, come quella del fantasma della Malcontenta che vagherebbe per Villa Foscari, una delle più belle ville progettate da Andrea Palladio per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari a Malcontenta, in prossimità di Mira lungo il Naviglio del Brenta.
Oggi l’inquilina che la anima è il fantasma di Elisabetta Dolfin, racchiusa all’interno della Villa.

In quanto si concedeva troppe libertà tanto da imbarazzare la sua famiglia.

Le origini

La leggenda avrebbe origine intorno al 1555, quando Nicolò Foscari sposò la bella Elisabetta, vedova del primo marito (della famiglia Pisani).

Il loro amore non ebbe fortuna e all’epoca giravano numerose voci circa l’infedeltà della donna.

Al punto da portare il nuovo marito ad esiliarla in uno stato di clausura nella splendida villa affacciata sulle acque del fiume Brenta Villa Foscari per gli ultimi 30 anni della sua vita.
Il parco della villa era incolto e pieno di erbacce e rimane avvolto nel mistero come la donna sia riuscita a sopravvivere.

Nessuno le portò mai degli alimenti o visse con lei nella villa.

Secondo la leggenda, il fantasma della Malcontenta si aggirerebbe ancora tra le stanze finestrate della villa.

Alcuni visitatori testimoniano la presenza del fantasma

tanto da portare alcuni visitatori a testimoniarne la presenza in particolare nella stanza di Armida e nel giardino posteriore.

Il fantasma della Malcontenta avrebbe sembianze bellissime, proprio come quelle di Elisabetta in vita, viso candido incorniciato da capelli rossi e un abito lungo nero e scollato sulla schiena e con grandi occhi nei quali si può scorgere il riflesso del desiderio inappagato di libertà.

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