È davvero amore? Alle volte ciò che crediamo essere amore è un legame che non ci fa mai sentire davvero voluti e accolti ma perennemente in debito verso l’altro.
Questo genere di relazioni sono strumentali, quando una persona si lega a noi non per la nostra essenza e per ciò che siamo ma per ciò che possiamo dargli, ci ciò che ai suoi occhi rappresentiamo o per quanto riusciamo ad adattarci, a consolare ed aiutare. E quando non si è più funzionali? Si viene messi da parte, ignorati e svalutati. Non esiste amore incondizionato, l’amore è premio che viene dato solo nel momento in cui si risponde adeguatamente ai bisogni del partner.
Ci si trova all’interno di queste dinamiche perché viviamo con la credenza che dobbiamo essere utili per essere amati ma così non è.
Se una relazione è dolorosa e strumentale perché non riusciamo ad abbandonare un rapporto tossico e deleterio?
Siamo cresciuti con la credenza che l’amore, quello vero, è resistente a tutto. Che se è struggente è perché è profondo ed intenso. Proprio per questa convinzione pensiamo che nel momento in cui soffriamo per amore sia normale. Ma l’amore è un sentimento che aggiunge e non distrugge.
Alle volte le nostre decisioni vengono scelte con le ferite del passato e non con la mente lucida del presente. Conosciamo già la relazione tossica, i comportamenti e il suo linguaggio. Senza saperlo proviamo a riscrivere un dolore già vissuto con la conseguenza di viverlo un’ulteriore volta.
Una bugia che spesso ci raccontiamo e ci tiene imprigionati è quella di pensare che sia meglio stare insieme ad una persona che non ci vuole bene e non ci fa stare bene piuttosto che restare da soli. La solitudine è il primo passo per imparare a stare bene con sé stessi non una punizione.
Nei rapporti tossici ogni giorno è una sorpresa, uno giorno si è al centro del mondo del partner mentre quello dopo ai viene totalmente ignorati. Il meccanismo retrostante è lo stesso delle dipendenze, ad ogni dose di affetto il cervello rilascia la dopamina e si resta vittime del rapporto.
Un rapporto tossico, giorno dopo giorno, ti spegne. Perdi la fiducia nei tuoi confronti e ti convinci di non meritare di meglio e questo ti porta a restare succube nella relazione e non perché stai bene ma perché non vedi più il tuo valore.
Anche se provoca il dolore il cervello cerca di darsi delle spiegazioni che siano coerenti. “Se io cambio anche il partner cambierà” è una convinzione data dalla memoria, la stessa che ti ha insegnato che per essere amanti bisogna faticare e adattarsi.
Tutto potrebbe cambiare con una scelta: continuare a guardare il mondo basandoti su ciò che ti hanno insegnato oppure scegliere di guardarlo dal tuo punto di vista e finalmente scegliere la felicità che meriti accanto alla giusta persona.
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