In questo breve articolo non parleremo di leggende d’amore, essendo Ottobre e come ben sappiamo tutti quanti il giorno del “dolcetto o scherzetto” è sempre più vicino, quindi abbiamo pensato di illustrarvi alcune delle creature raccontate nelle leggende…
Creature davvero spaventose…
Nascosto nelle profonde valli veronesi, si cela una creatura leggendaria conosciuta come il Bisso Galeto.
Questa straordinaria entità ibrida, tra un gallo ed un serpente spinato ha disverse similitudini con il basilisco.
Si dice che provenga da un uovo covato per otto anni da un vecchio gallo, e dopo accudito da un serpente o da un rospo.
E noto pe ressere pericoloso grazie al suo veleno tossico. Tuttavia basta posizionare di fronte alla bestia uno specchio per ucciderla.
Viene attribuito al bisso la colpa l’epidemia di sifilide del XV secolo, proprio nelle zone veronesi
Nelle regioni lacustri del Veneto, esiste un’antica leggenda legata alle “Aguane”, creature magiche simili alle ninfe, ma strettamente legate all’elemento acquatico.
Queste insolite figure femminili ectoplasmatiche sono il risultato di una morte prematura (si pensa di parto) e si pensano abbiano il potere di sedurre e portare alla disperazione gli uomini.
Vengono descritte come donne di straordinaria bellezza ma con caratteristiche non convenzionali, con piedi da gallina e una schiena ricurva e piena di squame.
Nelle lande paludose dove il fiume Po si incontra con il mareAdriatico, circola una strana leggenda che racconta di rettilki spietati che vagano tra il fango e la nebbia.
Sono descritti con il corpo coperto da squame, musi allungati, mani e piedi palamati.
Hanno occhi gialli che rendono in grado di vedere attraverso le tenebre, si dice che il celebre scrittore H.P Lovecraft, abbia tratto ispirazione dalla leggenda per alcune sue storie durante un suo soggiorno a Loreo nel 1926.
Oggi circolano diverse storie di quello che per tutti ormai si chiama “L’uomo coccodrillo del po“.
Una creatura gigantesca e terrificante spesso associato agli orchi.
Si narra che un giorno una madre con sua figlia, desiderose di preparare delle fraganti frittelle, si trovano a chiedere in prestito una padella speciale al temibile Zucòn. L’essere accettò di prestare la padella, pose però una condizione, in cambio richiedeva un cesto di dolciumi.
Come pattuito la mamma preparò il cesto e lo consegnò alla figlia, ma quest’ultima ingorda sostitui i prelibati dolciumi con sterco d’asino lungo il tragitto. Al momento della consegna Zucòn non si accorse di nulla e consumò avidamente il contenuto del cesto.
Una volta capito l’inganno si diresse infuriato verso la casa della bambina, voleva prenderla e fargliela pagare.
La madre però aveva già preso delle precauzioni, aveva realizzato una bambola simile a sua figlia al cui interno c’erano chiodi.
Una volta arrivato non si rese conto del trucco, così divorò la bambola e nel momento in cui si rese conto, urlò dal dolore e si lancio dalla finestra.
In uno dei luoghi più affascinanti e panoramici di Venezia, Punta della dogana, circola da secoli una leggenda intrigante e insolita di un enorme serpente marino.
Questa creatura enigmatica dimorava in una cavità sommersa, preferiva emergere durante le notti Novilus, guadagnando l’appellativo di “mostro delle acque nere”
L’ultimo avvistamento fatto risale al 1933, quando due pescatori di seppie fecero una testimonianza sorprendete.
Sstenevano di aver visto emergere dalle profondità dalle acque e divorare un gabbiano.
Queste sono solo alcune delle creature misteriose in Veneto
Volete la parte II ?
Se invece vuoi leggere alcune delle leggende d’amore più romantiche clicca qui