E’ possibile rinascere dopo una delusione d’amore?
La reazione immediata, a seguito di una delusione d’amore, è generalmente quella di chiudere i battenti. Quante volte ci siamo ritrovati nella condizione di non voler più sentir parlare d’amore e di sentimenti, dopo il fallimento di una relazione in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo speso tempo ed energie?
Dopo la fine di un amore, quando in campo restano solo i brandelli di un rapporto, la tentazione di chiudersi in se stessi è forte.
Sostegno essenziale per tentare di rinascere da una delusione d’amore è innanzitutto cercare di comprendere le ragioni della delusione: molto facilmente queste hanno a che fare con l’aspettativa che ci eravamo costruiti rispetto al partner e rispetto ad un ideale di relazione.
Purtroppo la realtà troppo spesso ci mostra come aspettative eccessive, nel momento in cui vengono disattese, generano una delusione forte, a sua volta eccessiva.
Magari il nostro partner non ha neppure le colpe che cerchiamo di addossargli, nel tentativo di non ammettere con noi stessi che l’abbiamo caricato di pesanti aspettative… che lui o lei, involontariamente, non ha saputo soddisfare. Ma proprio perché all’oscuro di tutto!
E’ importante tenere a mente che in amore le cose si fanno in due…
Sempre, in una relazione.
Non è mai colpa solo dell’uno, o dell’altro.
Ecco che il passo successivo ad una lucida analisi delle ragioni della delusione d’amore è la consapevolezza della propria parte di responsabilità.
Come muoversi allora verso la rinascita?
Si parla davvero di rinascita, perché quando finisce un amore ci si sente morire. E’ un vero lutto e va rielaborato.
Per rinascita intendo il desiderio di riaprisi al mondo, di riaprirsi agli altri, alla possibilità dell’incontro… e di riaprire il canale delle proprie emozioni, affinché possano fluire liberamente. Questo è argomento frequente delle mie consulenze in Agenzia Venus
Ci va un tempo, diverso per ognuno di noi. Il tempo di rielaborazione giusto.
Occorre ricostruire la fiducia.
Per farlo, l’unica strada è guardare avanti, facendo tesoro dell’esperienza vissuta ma non lasciandoci condizionare dall’idea che “tanto sarà sempre così…”, perché non può esserlo, in quanto ogni storia è diversa e, soprattutto, abbiamo la facoltà di evolverci e di imparare qualcosa da quanto viviamo.